IL NOSTRO LAVORO

Di seguito proponiamo il video relizzato da Borghini Simone, Giustizieri Gabriele, Lavezzari Manuel, Ruvoletto Leonardo e Squarzoni Isacco. Abbiamo inoltre deciso di aggiungere un testo contenente la biografia di De Andrè per garantire una visione più generale sulla sua persona.

IL VIDEO

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BIOGRAFIA

Fabrizio De André (Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999) nasce nel quartiere genovese di Pegli, la città decise di omaggiarlo con una targa commemorativa dal Comune di Genova.
Considerato da gran parte della critica e del popolo italiano come uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, in quasi quarant'anni di attività artistica De André ha inciso quattordici album.
Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di emarginati, ribelli e prostitute, persone con le quali è stato molto a contatto durante la sua vita e che caratterizzano non solo le sue canzoni ma anche il suo pensiero, considerate da alcuni critici come vere e proprie poesie.
Il suo percorso di studi è caratterizzato dalla svogliatezza di De André, dovuto al suo carattere ribelle e rivoluzionario sin da giovane.
Nell'ottobre del 1961, quando l'etichetta discografica "Karim" pubblica il suo primo disco (un 45 giri), comincia la sua carriera di cantante e con future collaborazioni con altri artisti come Gian Piero Reverberi, Riccardo Mannerini.
Nel periodo tra il 1969 e 1979, De André viene sottoposto a dei controlli da parte dei servizi segreti italiani, che lo pensavano in combutta con il movimento delle Brigate Rosse, dato che un suo fedele amico era stato indagato per la strage di Piazza Fontana.
Episodio importante nella vita di De André è il rapimento della coppia, 27 Agosto 1979, tenuta prigioniera alle pendici del Monte Lerno presso Pattada, per essere liberata dopo quattro mesi con un riscatto. Da tale esperienza scriverà l’album "L'Indiano".
Il 7 dicembre 1989, si sposa con la cantante Dori Ghezzi e sempre in questo periodo tiene i suoi primi concerti dal vivo, durante i quali viene criticato e attacco da spettatori che talvolta provocano il cantante, interrompendo anche i concerti.
Fra il 1990 e il 1996 collabora con vari autori, sia come autore sia come cointerprete, nei rispettivi album: tra essi ricordiamo Francesco Baccini (Genoa Blues, un brano per Genova dedicato sia alla loro città sia alla loro squadra del cuore), il Genoa e il figlio Cristiano De André (Cose che dimentico).
Dopo il concerto a Roccella Ionica, Agosto del 1998, soffre di forti dolori al torace e, dopo una visita all'ospedale, gli viene diagnosticato un carcinoma polmonare che lo costringerà a smettere di suonare e a ricoverarsi.
Morirà l’11 Gennaio 1999, all'età di 58 anni nell' istituto dei tumori di Milano, I funerali si svolgono nella Basilica di Santa Maria Assunta di Carignano a Genova il 13 gennaio: vi partecipa una folla di oltre diecimila persone, tra cui estimatori, amici ed esponenti dello spettacolo, della politica e della cultura.
«Non doveva andarsene, non doveva. È stato il più grande poeta che abbiamo mai avuto.» (Fernanda Pivano - 13 gennaio 1999).